Vuoi realizzare un e-commerce?

Pochi e semplici passaggi per portare on-line il tuo business o creare un nuovo business direttamente on-line. Pronto per realizzare il tuo e-commerce?

L'evoluzione degli e-commerce e dei consumatori

Fino a qualche anno fa acquistare su internet era quasi sinonimo di truffa. C’era molto scetticismo da parte dei consumatori circa la possibilità di acquistare on-line e quindi spendere i propri soldi per acquisti effettuati sul web. C’è da dire che la normativa a tutela del consumatore in principio non era adeguata allo shopping on-line e molti venditori ne approfittavano.

Oggi invece fare acquisti on-line è diventato molto più sicuro grazie a nuove norme che regolano questo tipo di acquisti e grazie a metodi di pagamento molto più sicuri. Questo ha implicato la quasi scomparsa di metodi di pagamento come il bonifico, il contrassegno e gli assegni a favore di carte di credito e di debito, anche virtuali.

Perché questa premessa? Perché quando si pensa a come creare un’e-commerce si pensa solo alla parte “sito” mentre prima ci sono altri passaggi da considerare. Vediamo in modo sintetico cosa ci serve per creare un e-commerce.

1. Aprire una partita IVA

Sembra una cosa scontata ma è meglio ribadirlo. Aprire un negozio on-line, sotto l’aspetto burocratico, implica rispettare e seguire le stesse norme che regolano l’apertura di una qualsiasi attività lavorativa. Se hai già un negozio “fisico” non sarà ovviamente necessario aprire una nuova partita iva. Bisognerà però, grazie all’aiuto del commercialista, comunicare sia al comune che alla camera di commercio l’inizio dello svolgimento di un’attività (anche) on-line.

2. Le spedizioni

Il secondo passo da fare se si pensa di creare un e-commerce è stipulare un accordo con una ditta di spedizioni. In genere stipulando un contratto con una ditta di spedizioni (as esempio: Poste Italiane, SDA, Bartolini, etc…) si avranno dei vantaggi sia in termini di prezzo (prezzi più bassi rispetto a quello previsto per le singole spedizioni) che logistici (ci si può accordare nel senso che non sarà necessario spedire il pacco presso un ufficio ma sarà lo spedizioniere a passare nei giorni stabiliti nel luogo indicato). Un altro punto di forza potrebbe essere quello di avere la tracciabilità del prodotto ( a volte integrata nei direttamente con l’e-commerce) ritenuta molto importante dai consumatori per avere informazioni in tempo reale sulle proprie spedizioni.

3. Le impostazioni legali

Innanzitutto il nostro e-commerce deve contenere l’anagrafica della nostra azienda (ragione sociale, indirizzo, partita iva). Bisogna poi inserire un metodo di pagamento e quindi ancorare il nostro conto corrente al sito e-commerce. Bisogna poi specificare qual è la politica dei rimborsi, l’informativa circa il trattamento dei dati personali( privacy –questo perchè chi acquista sul nostro sito è obbligato a registrarsi e quindi a indicare alcuni  dati personali), informativa per le spedizioni (tempi di spedizione, tipo di spedizioniere, etc..), note legali.

Tutte queste informazioni devono rifarsi a quelle che sono le leggi vigenti. Potete trovare tanti esempi di normative cercando nel footer (la parte in basso del sito) degli e-commerce. La migliore soluzione sarebbe quella di farsi comunque consigliare da un avvocato competente in materia o affidarsi a siti come iubenda che si occupano (a pagamento) di generare testi legali completi e di aggiornarli ogni qualvolta ci dovessero essere delle modifiche alle normative di cui sopra

4. Acquisto di un dominio

Arriviamo quindi alla parte “on-line” e il primo passo è quello di acquistare un dominio e cioè www.nomenegozio.it. Ci sono più siti sui quali è possibile acquistare un dominio come ad esempio aruba.it o register.it Alcuni prevedono già la possibilità di acquistarli con il servizio di e-commerce.

I costi dei domini variano a seconda delle estensioni (.it, .com, .eu, etc..) ma in genere il costo si aggira sui 20,00 – 30,00 euro l’anno (di solito il primo annuo è gratuito). Oltre al dominio bisognerà acquistare uno spazio on-line (se non abbiamo a disposizione un nostro server) su cui mettere il proprio sito (il famoso host ) e scegliere i servizi aggiuntivi di cui abbiamo bisogno (come ad esempio delle e-mail). La scelta del dominio è molto importante per l’indicizzazione del tuo sito (cioè per fare in modo che gli utenti ti trovino on-line tra i primi risultati di ricerca). Alcuni consigli utili in tal senso li trovate nei corsi gratuiti di google per il marketing.

5. Scelta della piattaforma e-commerce

Non esiste una sola piattaforma di e-commerce, anzi, oggi ne sono tante ed alcune si presentano addirittura sottoforma di semplici APP.

Iniziamo dai CMS

Un CMS (Content Management System) è un’applicazione che permette di creare un sito Internet dinamico e responsive (cioè che si adatta automaticamente per gli schermi dei dispositivi mobile) tramite un’interfaccia di semplice utilizzo. È concepito in modo che chiunque possa progettare la propria pagina Web, anche chi non possiede conoscenze specifiche di linguaggi di programmazione. Il più conosciuto è probabilmente WordPress. Bisognerà pero poi installare dei plug-in aggiuntivi (cioè dei componenti non presenti di default nel CMS) per attivare la funzione e-commerce. Nel caso di wordpress dovremo aggiungere per esempio WooCommerce.

Il punto di forza di questa scelta è sicuramente il prezzo oltre alla facilità di utilizzo. Una grafica semplice e opzioni indispensabili ci permetteranno di gestire il nostro e-commerce senza essere dei guru dell’informatica. Questa soluzione è consigliata però per chi ha una gamma limitata di prodotti e sa accontentarsi delle limitazioni nella personalizzazione del sito.

Altre piattaforme molto conosciute ma nate però esclusivamente per gestire E-Commerce sono Magento  e Prestashop. Funzionano molto bene anche con una grande mole di prodotti e si integrano anche con dei gestionali. Sono inoltre altamente personalizzabili. Essendoci molte più opzioni, in un primo momento possono sembrare difficili da utilizzare ma in realtà sono sviluppate per rendere il lavoro sull’e-commerce semplice e completo.

Shopify


Se vuoi creare un e-commerce ma non hai conoscenze avanzate in ambito di programmazione e Web design, puoi affidarti a Shopify che permette di creare siti e-commerce con prodotti illimitati con pochi clic, sia da computer che da smartphone e tablet (tramite l’apposita app per Android e iOS/iPadOS). La creazione del sito sarà davvero semplice ed intuitiva. Rispetto ai siti precedentemente indicati che sono gratuiti ( almeno nella versione di base ed esclusi i servizi aggiuntivi), Shopify prevede un canone mensile variabile a seconda del piano tariffario scelto.

Marketplace

Infine, se vuoi vendere prodotti on-line ma non vuoi sostenere l’investimento iniziale che ne deriva (in genere i prodotti sono gratuiti ma per i non esperti del settore bisognerà comunque affidarsi a consulenti/esperti/programmatori) puoi affidare la vendita ad un marketplace e cioè un sito che si occuperà di fare da intermediario tra il tuo negozio ed i tuoi clienti on-line. L’esempio più conosciuto è di certo Amazon. Ovviamente bisognerà stipulare un contratto con il marketplace e verificare per bene quali sono i termini e le condizioni. In genere verranno richieste delle commissioni, in percentuale, su ogni vendita e in alcuni casi sarà necessario spedire anticipatamente la propria merce per tenerla disponibile direttamente nel loro magazzino.

6. Organizzazione del lavoro

Gestire un E-commerce può sembrare una soluzione che semplifica il lavoro e lo rende più semplice rispetto alla vendita “dal vivo”. Di sicuro ci sono aspetti che vanno a semplificarsi ma non trascuriamo i nuovi adempimenti che ne derivano. Analizziamo i vantaggi e gli svantaggi che derivano dalla creazione di un e-commerce.

Vantaggi

Di sicuro c’è un abbattimento dei costi legati allo spostamento casa-lavoro in quanto non sarà necessario recarsi ogni mattina presso il proprio negozio; anche la diminuzione dello stress dovuto a traffico/parcheggio sarà di sicuro un vantaggio indiretto!

I costi di affitto di un locale e le utenze non influiranno più sui costi di gestione;

Flessibilità. Non sarete più vincolati a orari di lavoro.  Molte attività inoltre possono essere automatizzate. Considerate però flessibilità non vuol dire lavorare di meno!

Svantaggi

Sarà necessaria una riconversione delle mansioni dei propri lavoratori. Cosa vuol dire? Che mentre prima i dipendenti si occupavano della vendita all’interno del negozio, ora ci saranno nuovi e diversi lavori da svolgere come ad esempio: occuparsi di monitorare le vendite on-line, confezionare i pacchi, occuparsi delle spedizioni e dei resi, etc… Ovviamente questo sarà uno “svantaggio” solo durante la fase iniziale. Una volta che il nuovo sistema è ingranato tutto diventerà più semplice.

Dovete farvi trovare sul WEB. Mentre il negozio fisico ha una propria vetrina che viene visualizzata dai passanti, anche tutti i giorni, farsi notare on-line è difficile, soprattutto nei primi tempi. Bisognerà quindi organizzare, anche con l’aiuto degli esperti, una campagna di marketing efficace che comprenda sito, canali, social, sponsorizzazioni, promozioni, etc… Inoltre Google, ma in genere tutti i motori di ricerca, privilegia determinati tipi di contenuti rispetto ad altri e quindi dobbiamo imparare e inserire nel nostro sito contenuti che rispettano questi parametri. Questo tipo di attività prende il nome di SEO (Search Engine Optimization).


Conclusioni

Speriamo con questo articolo di avervi dato qualche indicazione in più sulla creazione di un e-commerce e sulla relativa gestione. Per maggiori informazioni e per una consulenza gratuita CONTATTACI

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